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PREMIO BANCARELLA 2025 “Come l’arancio amaro” di Palminteri Milena

Descrizione
«Carlotta mia, io dell’arancio amaro conosco solo le spine e ormai non mi fanno più male. Ma il profumo del suo fiore bianco è il tuo, è quello della libertà.» A cosa serve essere giovane e piena di progetti, se sei nata nel tempo sbagliato? Tre protagoniste straordinarie fronteggiano la sfida più grande: trovare il senso del proprio essere donne in un mondo che vorrebbe scegliere al posto loro. Nardina, dolce e paziente, che sogna di laurearsi ma finisce intrappolata nel ruolo di moglie. Sabedda, selvatica e fiera, che vorrebbe poter decidere il proprio futuro ma è troppo povera per poterlo fare. Carlotta, orgogliosa e determinata, che vorrebbe diventare avvocato in un mondo dove solo i maschi ritengono di poter esercitare la professione. E un segreto, che affonda nella notte in cui i loro destini si sono uniti per sempre. Tra gli anni Venti e gli anni Sessanta del Novecento, Sabedda, Nardina e Carlotta lottano e amano sullo sfondo di un mondo che cambia, che attraversa il Fascismo e la guerra, che approda alla nuova speranza della ricostruzione. Per ciascuna di loro, la vita ha in serbo prove durissime ma anche la forza di un amore più grande del giudizio degli uomini. Partendo da una storia vera, Milena Palminteri esordisce con un romanzo maturo e travolgente, scritto con una lingua ricca di sfumature, popolato di personaggi memorabili per la dolente fierezza con cui abbracciano i propri destini.

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Il vincitore del Premio Strega 2025, L’anniversario di Bajani Andrea

Si possono abbandonare il proprio padre e la propria madre? Si può sbattere la porta, scendere le scale e decidere che non li si vedrà più? Mettere in discussione l’origine, sfuggire alla sua stretta? Dopo dieci anni sottratti al logoramento di una violenza sottile e pervasiva tra le mura di casa, finalmente un figlio può voltarsi e narrare la sua disgraziata famiglia e il tabù di questa censura “con la forza brutale del romanzo”. E celebrare così un lacerante anniversario: senza accusare e senza salvare, con una voce “scandalosamente calma”, come scrive Emmanuel Carrère a rimarcarne la potenza implacabile. Il racconto che ne deriva è il ritratto struggente e lucidissimo di una donna a perdere, che ha rinunciato a tutto pur di essere qualcosa agli occhi del marito, mentre lui tiene lei e i figli dentro un regime in cui possesso e richiesta d’amore sono i lacci di un unico nodo. L’isolamento stagno a cui li costringe viene infranto a tratti dagli squilli di un apparecchio telefonico mal tollerato, da qualche sporadico compagno di scuola, da un’amica della madre che viene presto bandita. In questo microcosmo concentrazionario, a poco a poco si innesta nel figlio, e nei lettori, un desiderio insopprimibile di rinascita – essere sé stessi, vivere la propria vita, aprirsi agli altri senza il terrore delle ritorsioni. Con la certezza che, per mettersi in salvo, da lì niente può essere salvato. L’anniversario è prima di tutto un romanzo di liberazione, che scardina e smaschera il totalitarismo della famiglia. Ci ferisce con la sua onestà, ci disarma con il suo candore, ci mette a nudo con la sua verità. È lo schiaffo ricevuto appena nati: grazie a quel dolore respiriamo. Dieci anni fa, quel giorno, ho visto i miei genitori per l’ultima volta. Da allora ho cambiato numero di telefono, casa, continente, ho tirato su un muro inespugnabile, ho messo un oceano di mezzo. Sono stati i dieci anni migliori della mia vita.

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PREMIO BANCARELLA 2019

L’autrice de “Il ladro gentiluomo” vince l’edizione 2019 del premio Bancarella, in cui a votare sono i librai. Alessia Gazzola: “Sono commossa e felice” – I particolariIl Premio Bancarella 2019, arrivato alla 67esima edizione, e in cui a votare sono i librai, va ad Alessia Gazzola per Il ladro gentiluomo (Longanesi), con con un totale di 149 voti su 160 schede pervenute: “Sono commossa e felice. Sento di dover ringraziare di vero cuore i librai, è un riconoscimento incredibile per me. E ringrazio la mia casa editrice, la Longanesi, e il gruppo GeMS, per l’affetto, il rispetto e la protezione. Con loro mi sento come in una famiglia”, ha dichiarato al termine l’autrice, celebre per la serie L’Allieva (diventata anche una fiction di successo) e ora in libreria con Lena e la tempesta (Garzanti).

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Ciao Andrea Camilleri, ci mancherai.

Andrea Camilleri, il famoso autore siciliano che ha dato vita agli amatissimi romanzi del Commissario Montalbano diventati poi una serie televisiva di successo, si è spento all’età di 93 anni.
Considerato universalmente uno dei migliori giallisti italiani degli ultimi vent’anni, Andrea Camilleri ha regalato al suo vasto pubblico di lettori più di cento libri continuando a pubblicare anche negli ultimi anni e restando sempre in vetta alle classifiche dei libri più venduti. È stato anche ideatore di uno stile linguistico tutto suo: il vigatese, un mix di italiano e siciliano che ha reso i suoi libri davvero unici. Sempre dalla parte della verità, lo ricorderemo come un uomo saggio che ha trascorso la sua vita tra i libri, la cultura, il teatro e le innumerevoli sigarette!
Maestro di scrittura e sensibilità, non ha mai abbandonato la sua passione per la parola nemmeno con l’avanzare dell’età e della malattia perché diceva “se potessi, vorrei finire la mia carriera seduto in una piazza a raccontare storie e alla fine del mio cunto passare tra il pubblico con la coppola in mano”.
Ciao Andrea Camilleri, ci mancherai.

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