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PREMIO BANCARELLA 2019

L’autrice de “Il ladro gentiluomo” vince l’edizione 2019 del premio Bancarella, in cui a votare sono i librai. Alessia Gazzola: “Sono commossa e felice” – I particolariIl Premio Bancarella 2019, arrivato alla 67esima edizione, e in cui a votare sono i librai, va ad Alessia Gazzola per Il ladro gentiluomo (Longanesi), con con un totale di 149 voti su 160 schede pervenute: “Sono commossa e felice. Sento di dover ringraziare di vero cuore i librai, è un riconoscimento incredibile per me. E ringrazio la mia casa editrice, la Longanesi, e il gruppo GeMS, per l’affetto, il rispetto e la protezione. Con loro mi sento come in una famiglia”, ha dichiarato al termine l’autrice, celebre per la serie L’Allieva (diventata anche una fiction di successo) e ora in libreria con Lena e la tempesta (Garzanti).

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Ciao Andrea Camilleri, ci mancherai.

Andrea Camilleri, il famoso autore siciliano che ha dato vita agli amatissimi romanzi del Commissario Montalbano diventati poi una serie televisiva di successo, si è spento all’età di 93 anni.
Considerato universalmente uno dei migliori giallisti italiani degli ultimi vent’anni, Andrea Camilleri ha regalato al suo vasto pubblico di lettori più di cento libri continuando a pubblicare anche negli ultimi anni e restando sempre in vetta alle classifiche dei libri più venduti. È stato anche ideatore di uno stile linguistico tutto suo: il vigatese, un mix di italiano e siciliano che ha reso i suoi libri davvero unici. Sempre dalla parte della verità, lo ricorderemo come un uomo saggio che ha trascorso la sua vita tra i libri, la cultura, il teatro e le innumerevoli sigarette!
Maestro di scrittura e sensibilità, non ha mai abbandonato la sua passione per la parola nemmeno con l’avanzare dell’età e della malattia perché diceva “se potessi, vorrei finire la mia carriera seduto in una piazza a raccontare storie e alla fine del mio cunto passare tra il pubblico con la coppola in mano”.
Ciao Andrea Camilleri, ci mancherai.

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Il mistero degli Inca di Cussler Clive; Brown Graham

Quando l’aereo più avanzato mai progettato scompare sopra il Pacifico meridionale, l’ex agente della CIA Kurt Austin e la sua imperturbabile spalla Joe Zavala vengono coinvolti in una corsa mortale per localizzare il velivolo perduto. Russia e Cina bramano la tecnologia dell’aereo, ma gli Stati Uniti devono occuparsi di un problema ben più oscuro. L’X-37 nasconde infatti un segreto pericoloso: è carico di un materiale rarissimo estratto dalla parte superiore dell’atmosfera e conservato a una temperatura prossima allo zero assoluto. Finché rimane congelato, il carico è inerte, ma se si dovesse scongelare potrebbe scatenare una catastrofe di proporzioni inimmaginabili. Dalle Isole Galápagos alle giungle del Sudamerica fino a un lago ghiacciato sulle Ande, da molti ritenuto la culla della civiltà incaica, l’intero team della NUMA dovrà rischiare il tutto per tutto nel tentativo di evitare il disastro.

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Premio Strega 2019, vince Antonio Scurati con 228 voti: “Dedico la vittoria ha chi ha combattuto il fascismo”

Lo strega 2019 lo vince Antonio Scurati con ‘M. Il figlio del secolo’ (Bompiani), romanzo storico sull’ascesa di Mussolini e sulla conquista feroce del potere da parte del fascismo. Il favorito della vigilia conferma il pronostico, grazie a un libro che ha ottenuto un grande successo di pubblico – più di 120mila copie vendute – e di critica. Un volume di oltre 800 pagine che arriva fino al delitto Matteotti e che nella notte del Premio ha ottenuto ben 228 voti. “Sono felice della vittoria ma sono anche molto contento che altri italiani leggeranno questo libro. Potranno conoscere meglio la nostra storia: con la speranza che non si ripeta, anche in forme diverse”, ha spiegato l’autore alla fine.Scurati aveva già partecipato alle edizioni del 2009 e del 2014 dove era arrivato sempre secondo. Stavolta a presentarlo c’era Francesco Piccolo, suo rivale cinque anni fa. Un successo senza precedenti: ben 101 voti in più della seconda classificata. Che è Benedetta Cibrario con ‘Il rumore del mondo’ (Mondadori) con 127 voti, terzo Marco Missiroli con ‘Fedeltà’ (Einaudi) che ha avuto 91 voti; Claudia Durastanti è quarta con ‘La stranierà (La Nave di Teseo) che ha raccolto 63 voti e Nadia Terranova arriva quinta con ‘Addio Fantasmi’ (Einaudi Stile Libero) e 47 voti.

La cerimonia si è svolta come al solito al Ninfeo di Villa Giulia a Roma, i votanti sono stati 556 su 660. Il libro di Scurati è il primo di una trilogia: il suo risultato e il secondo posto della Cibrario, con un testo dedicato al Risorgimento, segnano la stagione del grande ritorno del romanzo storico italiano. Come aveva spiegato lo scrittore a “Repubblica”, è necessario un nuovo impegno civile: “Era ora di riscrivere questa storia da dentro. Perché il lettore diventasse antifascista alla fine e non all’inizio della lettura”. Dopo la vittoria, per Scurati è stato il tempo delle dediche: “Dedico la vittoria ai nostri nonni e ai nostri padri che furono prima sedotti e poi oppressi dal fascismo e soprattutto a quelli che poi fra loro trovarono il coraggio di combatterlo. Vorrei dedicare il Premio anche ai nostri figli con l’auspicio che non debbano tornare a vivere quello che abbiamo vissuto 100 anni fa. Una dedica speciale a mia figlia Lucia”.

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